top of page
Cerca

Dai condizionamenti al Sentiero

  • di Stefania Raffaelli tratto da "La saggezza
  • 2 lug 2017
  • Tempo di lettura: 2 min

La coscienza è dominata da schemi fortemente condizionati di reattività, schemi introiettati in profondità e molto difficili da cambiare una volta costituiti.

Nel corso del tempo determinati oggetti ed esperienze presenti nelle nostre vite vengono caricati di ricordi e associazioni, negativi e positivi. Molti di questi sono interamente inconsci e determinano grandemente le nostre reazioni e le nostre azioni.


Certe esperienze precoci organizzano la nostra visione della realtà così profondamente da divenire i “fulcri” inconsci della nostra organizzazione interiore.


Il risultato è che percepiamo non ciò che c’è, bensì ciò che ci aspettiamo di percepire. La nostra percezione del cosidetto “oggetto mondo” non è affatto oggettiva ma profondamente distorta dal rapporto con esso; la nostra consapevolezza condizionata modifica la realtà oggettiva.


Ogni azione derivata da desiderio o avversione lascia un’ impronta subliminale nella mente (samskara).

I samskara (semi) sono attivatori subliminali che come piccole tracce, piccoli solchi costituiscono la base per le nostre azioni future. Essi sono potenti motivatori inconsci d’azione che portano a un’inconscia ripetizione di vecchie azioni.

I samskara combinati in gruppi vengono chiamati vasana.


Il cervello è formato per creare connessioni tra determinati ricordi, emozioni, modi di percepire il mondo e comportamenti che si possono attivare all’occorrenza; il nostro cervello e il sistema nervoso continuano a rinforzare costantemente queste connessioni.


“Le cause della sofferenza sono la radice delle azioni; ogni azione deposita nel profondo della mente impressioni latenti, che saranno attivate e vissute…” (Patanjali)


Per addestrare la consapevolezza a restare nel presente, è necessario smontare questi schemi inconsci, smettere di considerare gli schemi di comportamento e pensiero come personali, come costitutivi del proprio io. Diventa necessario disidentificarci, rimanere neutrale e obiettivo.


La maggior parte delle azioni sono motivate da impressioni latenti e la maggior parte di queste azioni portano a forme di schiavitù (klishta).


Esistono tuttavia certi tipi di azione che portano all’attenuazione dell’afflizione (aklishta); sono quelle azioni che acquietano la mente, ci aiutano a familiarizzare con i nostri schemi mentali e permettono di crearne di nuovi che liberano dal condizionamento.

Sono azioni yogiche (yoga kriya) che risvegliano il Testimone, il seme della Mente Illuminata. Queste azioni yogiche sono descritte nel Sentiero delle Otto Membra (ashtanga yoga) da Patanjali.

Questo sentiero comprende: yama = discipline esterne e pratica etica; niyama = discipline interiori; asana = postura per la meditazione; pranayama = regolazione del respiro; pratyhara = retrazione dei sensi; dharana = concentrazione; dhyana = assorbimento meditativo; samadhi = unione.


La pratica dello yoga aiuta in questo processo di riformulazione e rigenerazione delle connessioni mentali inconsce che guidano il nostro comportamento.


Non è normale essere schiavi di se stessi!. Attraverso lo yoga si impara ad osservare i pensieri, le associazioni automatiche, ad accettare e smontare i condizionamenti ricevuti.

 
 
 

Comments


Contact

Follow

3286654491

yogaessenziale@gmail.com

lunachandradevi@gmail,com

P.iva:02394270223

  • twitter
  • facebook

©2018 by Yoga Essenziale. Proudly created with Wix.com

bottom of page